Martedì 10 novembre: foro Boario, culti stranieri e chiese medioevali




Martedì 10 Novembre
Foro Boario, culti stranieri e chiese medioevali
L'externa superstitio a Roma
Appuntamento ore 10 in piazza della bocca della Verità 

Per info e prenotazioni telefonare al 347 8769063 o scrivere a ass.isidora@gmail.com.

Isidora questa volta propone una chiave di lettura per una zona centralissima eppure alquanto misteriosa.
Parliamo di quell'isolato tra l’Isola Tiberina, Il Circo Massimo, i limiti del Ghetto ebraico e via Petroselli, dove campeggia protagonista l’edificio razionalista dell’Anagrafe. Affascinante eppure poco conosciuta, questa valle ebbe una grande importanza nell’evoluzione di Roma in età monarchica e repubblicana. Era una zona di mercato, vi si estendevano il Foro Olitorio ed il Foro Boario.
Sarà l’archeologa Laura Fontanesi, con la collaborazione di Lietta Sassetti, a presentarci quest’area sotto una nuova luce.
Durante la sua progressiva espansione e in conseguenza all'intensificazione dei commerci, Roma dovette affrontare la questione inerente le religioni straniere (externa superstitio). Numerose divinità alloctone e i relativi culti ad esse associati, vennero spesso, e solo per ciò che concerneva i caratteri più superficiali, parzialmente integrate nella cultura romana. Nonostante i caratteri alquanto conservatori della civiltà romana, favoriti da un continuo appello alle consuetudini degli antenati (mos maiorum), un affollamento di numi stranieri invase l'Urbe, coabitando pacificamente con divinità più arcaiche.
Nei sotterranei della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin avremo modo di vedere i resti di una struttura dedicata al culto di Ercole, protettore dei mercati, in particolar modo del bestiame, verosimilmente una delle prime divinità straniere introdotte a Roma, forse addirittura antecedentemente la mitica fondazione romulea della città. 



Nella medesima zona dell'antico Foro Boario, altri due templi sono riconoscibili: il Tempio di Ercole Vincitore o Olivario e il Tempio di Portuno o Fortuna Virile. Continuando la nostra passeggiata in direzione del Foro Olitario, l'antico mercato delle erbe, passeremo accanto al Ponte Emilio, noto anche come Ponte Rotto e alla Casa dei Crescenzi, triste esempio della pratica medievale di spoliazione di monumenti antichi al fine di poterne riutilizzare il materiale. Nell'area del Foro, parzialmente inglobati nella struttura della Chiesa di san Nicola in Carcere tre templi risultano ancora distinguibili: il Tempio di Spes, di Giunone Sospita e di Giano.


Successivamente, nell'Area Sacra di Sant'Omobono parleremo dei due Templi gemelli di Fortuna e, dell'ormai scomparso, Mater Matuta, la cui prima edificazione risale alla seconda fase Regia, costruiti dal re Servio Tullio e considerati l'emblema della tirannide regia.
Giungeremo, infine, alle rovine appartenenti al Tempio di Apollo Medico nel Campo Marzio di fronte al Teatro di Marcello; esso sostituiva il più antico Theatrum et Procenium ad Apollonis, che era ubicato in asse con il tempio.




Martedì 10 Novembre: Foro Boario, culti stranieri e chiese medioevali
L'externa superstitio a Roma
Appuntamento ore 10 in piazza della bocca della Verità 
Per info e prenotazioni telefonare al 347 8769063 o scrivere a ass.isidora@gmail.com.
Quota partecipativa: 15 € per gli scritti all'Associazione (17 € per i non iscritti) inclusi biglietti di entrata.

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